La ricchezza di colori offerti dalle piante permette la realizzazione di cosmetici colorati: sfruttare al meglio l’infinita ricchezza di colori offerta dalle piante
Luisa Oliva4 gennaio 2022CONDIVIDERE:
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Per soddisfare la domanda di cosmetici sempre più naturali, diversi marchi di make-up offrono ora rossetti, fondotinta e mascara realizzati con coloranti naturali a base vegetale. I tempi in cui il trucco naturale era opaco e incapace di offrire una vasta gamma di colori sono finiti! Oggi i formulatori possono scegliere tra una selezione di coloranti vegetali molto intensi e stabili, che consentono loro di eliminare derivati petrolchimici, carminio e pigmenti minerali.
Ad esempio, Le Rouge Français, uno dei marchi pionieri nel settore, utilizza formulazioni a base di coloranti derivati da piante tintorie come la robbia del tintore ( Rubia Tinctorum ), lo zaffiro, il loto sacro e l’ibisco. Da parte sua, La Bouche Rouge utilizza pigmenti di alghe, come il wakame ( Undaria pinnatifida ).
Oggi è infatti possibile creare formule make up sostenibili con un’alta percentuale di naturalezza, ogni componente serve ad amplificare l’azione e stabilizzare le molecole coloranti.
Fiori, radici, foglie, tuberi sono ricchi di composti coloranti
Molte piante, talvolta ampiamente utilizzate in cosmetica, contengono composti coloranti che offrono applicazioni molto interessanti nel trucco.
Il cartamo ( Carthamus tinctorius L. ), noto anche come zafferano del tintore, contiene chinoni rosso/marroni come alizarina, purpoxantina, rubiadina e pseudopurpurina, nonché cartamina rosa fucsia e rosso carminio. Il guado o glastum del tintore ( Isatis tinctoria L. ) contiene indican – presente anche nelle foglie dell’albero dell’indaco e precursore del pigmento blu indigotina. Il melograno ( Punica granatum ) contiene tannini dai colori giallo, grigio-bruno, ocra, kaki… Questi sono solo alcuni esempi.
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Stabilizzare e intensificare i pigmenti
Per stabilizzare i coloranti vegetali alla luce, al pH o al calore e per intensificare le loro molecole coloranti, vengono utilizzati diversi metodi, tra cui la CO2 supercritica, combinati con l’uso di substrati inerti come argilla, silice, carbonato di calcio o zuccheri come la maltodestrina.
I coloranti sono incorporati in questi substrati e stabilizzati tramite processi altamente complessi e proprietari. Un attento dosaggio degli ingredienti nelle formulazioni è fondamentale.
Per intensificare il colore nelle formulazioni si possono scegliere oli volatili naturali, come gli alcani a catena corta ottenuti da biomasse vegetali, da abbinare a filmogeni naturali.
Altri esempi: il pullulan idrodisperdibile può essere utilizzato nelle formulazioni di mascara a base d’acqua o l’ essudato Shorea Robusta disperdibile in olio per fard o fondotinta in polvere. Questi due ingredienti conferiscono resistenza e garantiscono la durata dei coloranti; sono alleati chiave.
Sono quindi disponibili diverse soluzioni tecniche adattabili ai pigmenti scelti. Oggi si apre un nuovo campo d’azione per gli specialisti del trucco!
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